domenica 18 dicembre 2011
domenica 13 novembre 2011
mi manchi talmente tanto...
... che posso guardare solo vecchi film romantici.
(e desiderare di riuscire a farmi i capelli come lei)
domenica 18 settembre 2011
mercoledì 24 agosto 2011
i giorni alla rinfusa
"Avrebbe deliberato lei ogni giornata. Avrebbe deciso lei se questo o quel giorno meritava di essere tale. Se il lunedì voleva essere lunedì, doveva guadagnarselo. Se quel giorno voleva indossare la tunica bianca delle ore vergini, doveva dimostrare di essere il giorno del principio cominciando in molte cose. Se il martedì voleva coprirsi di verde come un fanciullo nudo avvolto dai tralci di vite, avrebbe dovuto conoscere l'ebbrezza. Se il mercoledì rivendicava il giallo del sole a mezzogiorno, doveva sforzarsi di tendere se stesso al proseguire della settimana. Così il giovedì doveva infiammare i suoi arancioni in prossimità della sera come una fronte imperlata di sudore. Se il venerdì voleva restare il venerdì Santo che era sempre stato, doveva lasciare spazio ai pensieri più agili, schiarirsi nel viale viola delle attese, trapassare il livore della fatica. Solo allora avrebbe concesso al giorno successivo di essere sabato per l'azzurro intenso e alla domenica di essere domenica per il rosso che le spetta." (P. Sortino, Elisabeth)
martedì 26 luglio 2011
sì, è proprio così.
" (...) perché ti confesso che questa città senza la tua presenza, mi riesce molto malinconica. Questi viottoli, che si chiamano strade, mi affogano; questo sudiciume universale mi ammorba; queste donne sciocchissime, ignorantissime e superbe mi fanno ira; io non veggo altri che Vieusseux e la sua compagnia; e quando questa mi manca, come accade spesso, mi trovo come in un deserto. In fine mi comincia a stomacare il superbo disprezzo che si professa di ogni bello e di ogni letteratura: massimamente che non mi entra poi nel cervello che la sommità del sapere umano stia nel saper la politica e la statistica. Anzi, considerando filosoficamente l'inutilità quasi perfetta degli studi fatti dall'età di Solone in poi per ottenere la perfezione degli stati civili e la felicità dei popoli, mi viene un poco da ridere di questo furore di calcoli e di arzgogoli politici e legislativi; e umilmente domando se la felicità dei popoli si può dare senza la felicità degl'individui. I quali sono condannati alla infelicità dalla natura, e non dagli uomini né dal caso: e per conforto di questa infelicità inevitabile mi pare che vagliano sopra ogni cosa gli studi del bello, gli affetti, le immaginazioni, le illusioni. Così avviene che il dilettevole mi pare utile sopra tutti gli utili, e la letteratura utile più veramente e certamente di tutte queste discipline secchissime (...)"
Giacomo Leopardi - Lettera a Pietro Giordani
mercoledì 20 luglio 2011
* un pomeriggio qualunque: beatitudine. *
oggi stiravo una camicia profumata, mentre alla radio leggevano Il gattopardo e l'aria era fresca.
mi è parso di essere felice. giuro.
che ti ho sorriso.
(foto Rebecca Miller)
lunedì 27 giugno 2011
Novant'anni - Bologna
"E cosa vuole che facciano i libri di notte? Immagini la biblioteca dell'Archiginnasio, in inverno, gelo e neve fuori, buio dentro, i libri disposti in ordine bizzarro, per altezza e dimensione, magari si trovano fianco a fianco due volumi incompatibili, si parlano, litigano, si sfidano a duello... Poi la mattina, quando torna il bibliotecario, tutto è di nuovo in ordine."
Ne ha mai sorpreso qualcuno in flagrante?
"Sicuro. Non bisogna mai fidarsi di loro. C'era quel Battaglini, lazzarone d'un libro, un in-quarto di argomento religioso, malconcia rilegatura di pergamena, io non avevo tempo per ripararlo, ma lui era impaziente, anche un po' arrogante, allora lo sistemai per punizione in uno scaffale molto alto. E la carogna si vendicò: un bel giorno si buttò da lassù mentre passavo, mi colpì sulla spalla, per fortuna, se mi avesse preso in testa non sarei qui a raccontarlo. Lo vendetti subito, a poco prezzo, così com'era. Il nostro rapporto si era spezzato irrimediabilmente".
Sanno essere perfidi, i libri.
"Ma anche provvidenziali. Al fronte, nel '44, dopo il mio battesimo del fuoco, ero perso, disperato, sul punto di scappare, la sera sotto un covone di paglia mi tastai la giubba e trovai due libriccini che non ricordavo di avere preso, scelti perché stavano in tasca. Uno era Goethe, lo aprii a caso e lessi due versi: "Se l'inverno viene, può la primavera essere lontana?". Quel libro mi salvò dalla fucilazione per diserzione".
dall'intervista di Michele Smargiassi a Roberto Roversi su Repubblica di oggi
domenica 24 aprile 2011
venerdì 25 marzo 2011
*ANTI*ANTI*
"... they drive a limousine, we steal a bike/they own the factory but we're on strike..."
mercoledì 16 marzo 2011
lunedì 28 febbraio 2011
venerdì 25 febbraio 2011
ma chi m'ammazza?
questa settimana ho avuto l'influenza. sono a casa. mi manchi tu. e agli altri gli sorrido.
lunedì 31 gennaio 2011
venerdì 28 gennaio 2011
mercoledì 26 gennaio 2011
hanno spostato l'edicola in via nino bixio
"Non appena aprirò la porta e mi affaccerò alle scale, saprò che sotto inizia la strada; non lo stampo ormai accettato, non le case che sappiamo, non l'albergo di fronte: la strada, la viva foresta ove ogni istante può piovermi addosso come una magnolia, ove i volti nasceranno man mano che li guarderò, quando andrò avanti ancora un poco, quando con i gomiti e le palpebre e le unghie andrò a fracassarmi minuziosamente contro la pasta del mattone di cristallo, e mi giocherò la vita avanzando un passo dopo l'altro per andare a comperare il giornale all'angolo." (J. Cortàzar - Storie di cronopios e di famas)
domenica 16 gennaio 2011
giovedì 13 gennaio 2011
lunedì 10 gennaio 2011
domenica 9 gennaio 2011
sabato 8 gennaio 2011
giovedì 6 gennaio 2011
il meglio del meglio.
"c'è un amore in ogni borsello/se il tuo è proprio in quello che sfoggia lui/raggiungi il parco capello col tuttocittà/lì trovi un drappello di uomini col borsello,/ma lui reggerà un cartello con scritto SONGHE IE''
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