Ci sono state le elezioni ed è scoppiato (ancora) lo scandalo dei preti pedofili (quando in Italia?); la gente ha fatto la fila per comprare l'Ipad – ma una fila più corta di quella per l'Iphone – e l'ha fatta tra una chatroulette e l'altra...
Io ho scritto la mia recensione del libro di Safran Foer (è qui). Non mangio carne da tre settimane e confesso di sentirmi una boccalona, pur avendo scelto consapevolmente e pazientemente, pur mangiando ancora il pesce (ok, infatti non sono vegetariana). Ho scritto anche un'altra recensione di questo libro bellissimo. Penso che le mie recensioni siano ancora acerbe.
E poi mi sono guardata intorno. E non mi piace quello che ho visto. Posso dirlo perché scrivere qui è come scrivere sottovoce. Ora che ho tempo da perdere m'accorgo di vivere in un mondo fatto di gente che fotografa, seleziona musica (ma anche film, libri, notizie), scrive (gratis e si vede). Anche tutto insieme. Mi sono sentita parte attiva e non integrante di questa allegrissima democrazia 2.0 (non ne parlerò fuori tempo massimo!) senza esserne troppo felice.
Sta succedendo ciò che similmente mi era successo, qualche anno fa, con Andrea De Carlo: ho letto un suo libro e non mi è piaciuto. Poi ne ho letti altri: due, tre, quattro. Forse cinque. Non mi è piaciuto nessuno di quei libri. Non mi piacevano e continuavo a leggerli. Dio, perché? Mica me lo spiego. Per fortuna non è capitato con... che ne so... Paolo Giordano (ma lui l'abbiamo riconsegnato alla fisica, giusto? giusto???). Così sto leggendo un numero imprecisato di blog insulsi proprio come questo e non riesco a smettere.
Leggo questi blog e mi sento impotente. Mi sento come Simone Lenzi che s'è arrabbiato guardando Sanremo perché ha trionfato la mediocrità, mentre i Virginiana Miller stavano promuovendo il loro disco bellissimo. Mi sento come lui, solo che IO non ho ancora qualcosa da dire. Per questo non posso arrabbiarmi.
ehi, mica male le tue recensioni!
RispondiEliminain effetti, se uno si ferma e ci riflette, è veramente tutto un gran disastro. e non solo in italia.
è il motivo per cui non so se voglio leggere il libro di safran foer. temo di sentirmi una merda cosmica solo al pensiero di un hamburger e finire per mangiare solo germogli di soia e bucce di banana.
la nostra è una società ingorda. l'uomo è ingordo ed è tristemente felice di esserlo.
bisogna sperare nella cultura: informare, spiegare, aiutare.
e i cambiamenti li vedranno i nipoti dei nostri nipoti. forse.
un abbraccio.
fr
caro francesco credo che tu sia l'unico lettore del mio blog e perciò ti ringrazio e ti voglio bene!
RispondiEliminail problema è che ai nostri problemi non c'è una soluzione.
non ci resta che riflettere, senza sperare di cambiare il mondo. e senza voler cambiare solo per sé.
mmm... ecco.
quando venite a trovarci?